SPEDIRE AUTOMOBILI CON I PROFESSIONISTI? È UN VANTAGGIO

Nov 11, 2019
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Nel nostro ultimo articolo, abbiamo parlato di tutto fuorché di come spedire automobili. A inaugurare il 2023 è stato, infatti, il blog post dedicato al trasferimento di veicoli e oggetti ingombranti. Esatto, quelli che richiedono l’organizzazione di un trasporto eccezionale.

Oggi, invece, restiamo sull’ordinario. Ma senza commettere l’errore di cullarci sulla tranquillità ispirata dall’aggettivo. Anche se con qualche regola e limite in meno da rispettare, spedire automobili non è, infatti, un’operazione del tutto semplice da realizzare.  

La nostra missione resta quella di semplificare la vita a chi necessita di questo servizio. E, soprattutto, di farlo per ogni passaggio dell’iter. Nel caso del trasporto auto, l’avventura del committente comincia ben prima dell’effettiva partenza del veicolo. La prima scelta da compiere riguarda, infatti, l’identità del soggetto che dovrà materialmente occuparsi del trasporto.   

 

Autotrasportatore per professione
È possibile che sia il proprietario a guidarlo o che si decida di affidarlo a un autotrasportatore di professione.

 

Le alternative sono due. È possibile che alla guida vi sia il proprietario del veicolo da spedire. O, ancora, che lo stesso decida di affidarlo a un autotrasportatore di professione.

In altre parole, c’è da scegliere tra lo spedire automobili nella modalità del trasporto autonomo con carrello e in quella del trasporto con bisarca. Ne avevamo già parlato nell’articolo dedicato ai vantaggi e ai possibili rischi legati alle due opzioni di trasporto auto su strada.

Oggi torniamo sull’argomento, provando a mettere al centro le persone, più che gli aspetti tecnici e burocratici. Anche l’esperienza e la formazione del guidatore influiscono, infatti, sulla maggiore affidabilità di un’opzione rispetto all’altra. Vediamo insieme in che modo.   

 

SPEDIRE AUTOMOBILI. LE DUE PRINCIPALI POSSIBILITÀ

L’acquisto e la successiva manutenzione di un veicolo spesso richiedono sacrifici, sia in termini economici che di tempo. Se si ha necessità di trasportarlo da un luogo all’altro è, per tale ragione, naturale temere che durante il tragitto il mezzo possa essere danneggiato. O, nel peggiore dei casi, distrutto. È, perciò, comprensibile che il primo impulso sia quello di acquistare o noleggiare un carrello appendice e di programmare la partenza in totale autonomia.  

L’ultima volta abbiamo illustrato i fattori che rendono questa soluzione piuttosto scomoda e dispendiosa, con particolare attenzione all’aspetto normativo ed economico (es. complessità della legislazione, spese per rifornimento, pedaggi e acquisto del carrello, ecc.). Oggi, a riprova della stessa conclusione, incentriamo il focus sulle principali lacune formative che potrebbero rendere addirittura pericoloso lo spedire automobili da sé per chi non fa l’autotrasportatore di professione, a partire dal viaggio.

Spedire automobili non è certamente un’attività quotidiana. Ci sono almeno quattro bagagli pesanti nel cofano di chi è ben lontano dal macinare, ogni giorno e per lavoro, chilometri su chilometri:

  • Inesperienza nelle operazioni di carico e scarico. Anche se non paragonabili a quelle di un carico eccezionale, le dimensioni e il peso di un’automobile restano significativi. In trent’anni, il peso medio di una macchina è passato dagli 870 ai 1238 kg. La larghezza media, invece, da 155 a 183 cm. La gestione dello spostamento dal veicolo alla terraferma è, per tale ragione, il primo, grande scoglio di chi si improvvisa autotrasportatore;
  • Assenza di competenze specifiche. Come ogni evento o situazione, anche il trasporto auto non è, di norma, esente da imprevisti. I non addetti ai lavori potrebbero non essere in grado di gestirli, perché non formati sulle pratiche di manutenzione e sull’individuazione delle cause di eventuali errori di funzionamento;
  • Conoscenza mancante o incompleta della normativa. Anche l’apprendimento di quest’ultima rientra nel pacchetto di competenze richieste all’autotrasportatore di professione. È difficile credere che chi è solito intraprendere viaggi ‘ordinari’ possa arrivare ad averne, da solo e in poco tempo, una conoscenza impeccabile e utile a evitare sanzioni. Non sempre le ricerche sul web sono abbastanza! 
  • Predisposizione psicofisica non scontata. L’iter per il conseguimento di qualsiasi tipo di patente prevede una fase di accertamento sanitario. I requisiti psicofisici, tuttavia, cambiano per la fascia superiore alle patenti A e B. Pertanto, è possibile che chi è in possesso della licenza per la guida delle comuni autovetture risulti non idoneo a effettuare un trasporto decisamente più delicato.

 

Spedire macchine di lusso o vetture d’epoca
Che sia una macchina di lusso o una vettura cui si è affezionati, tutti i mezzi possono essere danneggiati.

 

È chiaro, dunque, che quando si tratta di spedire automobili timori e premure, da soli, non bastano.

Che il veicolo in questione sia una macchina di lusso o una vecchia vettura alla quale si è particolarmente affezionati, poco importa. Tutti i mezzi possono essere danneggiati.

Per ridurre drasticamente i rischi è necessario, senza mezze misure, che il conducente sia un esperto.

Il trasporto con bisarca dà certamente qualche garanzia in più. Prima di costruire l’identikit dell’autotrasportatore provetto, esaminiamo insieme ciò che lo distingue dal punto di vista dell’attrezzatura utilizzata e delle licenze di guida.

 

Delegare gli esperti. Il trasporto con bisarca

Le statistiche ci dicono che, in Italia, sono oltre quindicimila le aziende che operano nel settore del trasporto merci. Il 93% sono piccole e microimprese.

Per il trasporto auto, l’alternativa all’acquisto o al noleggio di un carrello è proprio l’invio di una richiesta a una ditta. Spesso è possibile farlo tramite un’apposita sezione dei siti web aziendali, che fornisce all’utente interessato i principali campi da compilare per la richiesta di un preventivo (es. veicoli da trasportare, condizioni del veicolo, modello e marca, ecc.).  

A prescindere da dimensioni e profitto, per spedire automobili tutte le aziende si avvalgono di uno specifico carro merci, la bisarca. Questa dunque la prima, importante differenza con il modus operandi dei non addetti ai lavori: l’utilizzo di un tipo di attrezzatura creato ad hoc. Una definizione che, senza dubbio, è circondata da un certo alone di sicurezza. 

 

Spedire automobili con i professionisti
È possibile richiedere un preventivo tramite siti web aziendali delle aziende di logistica, compilando i campi necessari.

 

L’esistenza di un mezzo specifico per il trasporto veicoli implica, naturalmente, quella di particolari requisiti per guidarlo. Da qui la necessità, per le aziende, di avvalersi di personale qualificato: gli autotrasportatori.

Nello specifico, occorre che questi, per legge, siano in possesso di:

  • Patente C (oltre che B). Questo tipo di patente consente di guidare autocarri e veicoli adibiti al trasporto merci (con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate). Vale 5 anni e può essere conseguita a partire dai 21 anni di età. Tra i parametri valutati per il suo ottenimento rientrano l’acutezza visiva, l’integrità dell’udito, l’assenza di alterazioni invalidanti agli arti e i tempi di reazione a precise tipologie di stimoli. Per tale ragione, la patente C costituisce già una prima garanzia di integrità psicofisica;
  • CQC Merci. La sigla sta per Carta di Qualificazione del Conducente. Si tratta di un titolo che consente di svolgere attività professionali legate all’autotrasporto (in questo caso di merci). È obbligatoria dal 2009 e può essere conseguita, superando un esame di idoneità, dopo 280 (o 140, in caso di formazione accelerata) ore di corso. Per ottenerne il rinnovo, invece, occorre frequentare, ogni cinque anni, un corso di formazione di 35 ore. Gli argomenti trattati includono, per esempio, il carico e lo scarico delle merci, le disposizioni normative e i rischi professionali. È evidente, dunque, come il possesso della CQC sia prova dell’acquisizione e del costante aggiornamento di conoscenze e competenze nel settore.

Patente C e CQC certificano, dunque, negli autotrasportatori, l’assenza di quelle lacune che possono compromettere la buona riuscita della spedizione e lo stato di incolumità di cose e persone.

Come già fatto con i non addetti ai lavori, è giunto ora il momento di esaminare più nel dettaglio il terreno dell’esperienza, delle competenze e della predisposizione psicofisica. Di delineare, insomma, l’identikit dell’autotrasportatore.

 

AFFIDARSI AI PROFESSIONISTI: ECCO PERCHÉ SCEGLIERE UNA DITTA DI TRASPORTO

Il portale WeCanJob, che si occupa di orientamento per la scuola e per il lavoro, mette a disposizione un vasto repertorio professionale. Questo consiste in un elenco di mestieri (artigianali, intellettuali, manuali e digitali), per i quali vengono presentati caratteristiche e competenze necessarie a svolgerli. Tutto ciò è integrato con informazioni relative a percorsi abilitanti, corsi di formazione, retribuzioni medie e trend di richiesta sul mercato.

La professione dell’autotrasportatore non fa eccezione. La pagina dedicata fornisce un quadro piuttosto completo della figura in questione.

 

Competenze e predisposizione psicofisica
Vi è la necessità, per le aziende, di avvalersi di personale altamente qualificato per fornire un servizio adeguato.

 

Per operare un confronto diretto con i ‘comuni mortali’, abbiamo selezionato una serie di informazioni utili a far emergere le principali differenze.

Partiamo con quelle relative all’esperienza e alle competenze. La figura dell’autotrasportatore

  • È capace di gestire le operazioni di carico e scarico. Come anticipato, tale abilità è, di norma, appresa nell’ambito dei corsi per il conseguimento della CQC. A ciò si aggiunge l’esperienza maturata negli anni di servizio, che rende l’autotrasportatore in grado di destreggiarsi anche in situazioni complicate. In questa capacità rientrano, per esempio, quella di aggancio delle casse mobili alla motrice e la verifica dello stato del carico nel corso di tutto il viaggio;
  • Ha competenze per la manutenzione. Queste sono incluse nei programmi dei corsi di formazione, in quanto l’autotrasportatore ha l’obbligo di effettuare controlli ordinari e straordinari su attrezzature, sistemi e dispositivi. Il fatto che sia preparato non scongiura del tutto il pericolo di problemi tecnici, ma ne riduce notevolmente la frequenza;   
  • Sa determinare le cause di errori di funzionamento. Nei casi in cui la manutenzione non basta, l’esperto ha ancora un asso nella manica. La formazione prevista per la professione lo rende, infatti, anche in grado di individuare eventuali problemi relativi ai serbatoi di carburante e di olio. Questi sono costantemente monitorati, insieme allo stato dei filtri e delle gomme. A differenza dei conducenti di autovetture, l’autotrasportatore sarà sempre in grado di sostituire uno pneumatico e di provvedere al rifornimento delle risorse mancanti;
  • Conosce la normativa. Per l’ottenimento della CQC, le ricerche sul web non bastano. Non a caso i programmi dei corsi di formazione includono anche le disposizioni normative. L’autotrasportatore ne ha una conoscenza tutt’altro che superficiale, che consente di garantire (tanto all’azienda quanto al committente) il rispetto di norme complesse e talvolta ambigue. Aggettivi, questi, talora applicabili anche al percorso da intraprendere: particolarmente utile è, perciò, anche la capacità di interpretare le carte stradali e di studiare gli itinerari assegnati, così da ridurre al minimo la presenza di ostacoli (es. cantieri, strade interrotte, ecc.).

 

Controllo dello stato degli pneumatici
Il personale qualificato sa determinare le cause del malfunzionamento e monitora costantemente lo stato degli pneumatici.

 

Per quanto riguarda, invece, la predisposizione psicofisica, la tipologia di lavoro da svolgere obbliga l’autotrasportatore ad avere (o a tenere in costante esercizio) le seguenti qualità:

  • Prontezza di riflessi. Il possesso della patente C certifica la presenza di tempi di reazione (a stimoli semplici e complessi, luminosi ed acustici) sufficientemente rapidi e regolari. Nello specifico, essi devono poter essere classificati almeno nel quarto decile della scala decilica di classificazione. Avere tempi di reazione adeguati significa essere in grado di reagire immediatamente a una situazione di pericolo;  
  • Capacità di mantenere alta l’attenzione. Stando alle statistiche ISTAT del 2019 relative all’autotrasporto italiano, la distanza media percorsa dalle merci su gomma in Italia è di 158 km. In certe regioni (es. Calabria), la media sale a 256 km. In tutti i casi, si tratta di una distanza certamente maggiore di quella percorsa in viaggi di routine. Per tale ragione, l’attenzione di norma richiesta ai conducenti di qualsiasi tipo di veicolo è, per l’autotrasportatore, centuplicata. Avere la capacità di concentrarsi per tempi lunghi influisce positivamente sui tempi di reazione e, di conseguenza, riduce notevolmente il pericolo di incidenti;   
  • Buona vista e udito sensibile. La condizione ottimale di entrambi i sensi è, senza dubbio, prerequisito fondamentale per l’ottenimento di qualsiasi tipo di patente. All’autotrasportatore sono tuttavia richiesti, per i parametri in questione, i valori massimi:
    • Vista. È necessario che l’acutezza visiva sia pari ad almeno 14/10 complessivi e che l’occhio che vede di meno ne abbia non meno di 5/10 (per i possessori di patenti di categoria inferiore i valori si riducono a 10/10 e a 2/10);
    • Udito. Occorre che il professionista sia in grado di percepire, da ciascun orecchio, una voce a non meno di 8 metri di distanza (per i possessori di patenti di categoria inferiore il valore si riduce a 2); 
  • Precisione e organizzazione. Anche se non ‘misurate’ ufficialmente, queste due doti sono, in un certo senso, presupposto e conseguenza di tutte le altre. Se l’autotrasportatore non è una persona precisa e organizzata, difficilmente sarà predisposto a compiere il percorso formativo necessario alla professione. Allo stesso tempo, è l’iter che la legge prevede per lui a consolidare questi due pregi che, una volta raggiunta l’abilitazione alla professione, diventano ancora più indispensabili. 

Spedire automobili con i professionisti è, insomma, decisamente un vantaggio. E lo è da molteplici punti di vista.  

 

Professionismo è garanzia di sicurezza e competenza

Proviamo, a questo punto, a immaginare un finale alternativo.

La storia è ancora quella che comincia con il timore che, durante un trasporto auto, un veicolo venga danneggiato o distrutto. La cattiva notizia è che la paura ne è sempre l’incipit, perché non esiste una magia che elude completamente il rischio che qualcosa vada storto. La buona è che l’autotrasportatore è una specie di supereroe: non farà miracoli, ma la sua cassetta degli attrezzi è di ottima fattura.

Il segreto è cominciare a preparargli il terreno al momento giusto. Questo coincide con la comparsa del pensiero di acquistare o noleggiare un carrello appendice. Se lo si asseconda, è davvero facile ritrovarsi con un carico poco maneggiabile. O, ancora, nella condizione di ricerca disperata di un libretto di istruzioni che chiarisca le cause di malfunzionamenti. O che guidi la scelta tra i numerosi carrelli appendice presenti sul mercato.

 

Garantire il rispetto delle normative
L’attenzione richiesta ai conducenti di qualsiasi tipo di veicolo è, per l’autotrasportatore, centuplicata.

 

Per non assecondare quel pensiero, è necessario avere a propria disposizione una buona dose di fiducia e un dispositivo con connessione internet. A quel punto non resta che compilare una richiesta di preventivo, alla quale seguirà una proposta che varierà in base a una combinazione di fattori. Questi includono:

  • la distanza da percorrere
  • il livello di urgenza della consegna
  • le condizioni del veicolo da trasportare
  • la collocazione dei luoghi di ritiro e consegna

Il supereroe entra in gioco quando committente e azienda raggiungono un accordo che sia il più possibile adeguato alle esigenze del primo.

In questo senso, il lavoro dell’autotrasportatore comincia quando la ditta cui fa capo e il cliente che ha scelto il servizio hanno stabilito tutte le coordinate del suo viaggio. A garantire, perciò, sicurezza e competenza non è solo la preparazione personale del conducente, bensì anche una serie di attività di contorno svolte da un’équipe di professionisti.

Difficile, insomma, che non si arrivi a un lieto fine.  

 

SPEDIRE AUTOMOBILI E ALTRI VEICOLI CON TRASAUTO LOGISTICA

Di finali lieti, in oltre quarant’anni, Trasauto Logistica ne ha visti tanti.

Le conversazioni con i clienti provano che la storia è sempre quella appena raccontata. Le telefonate, le e-mail e le richieste di preventivo provengono da chi ha già scelto di affidare il proprio veicolo a una ditta di trasporto, consapevole del fatto che sia questo l’unico vero modo di spedire automobili preoccupandosi del minimo indispensabile.

Il nostro compito è quello di non tradire le aspettative. A tal fine, gli amministrativi e gli autotrasportatori del nostro team si impegnano ogni giorno a offrire un servizio che renda davvero vantaggiosa, per il cliente, la scelta del trasporto con bisarca.

 

Spedire automobili con Trasauto Logistica
Il lavoro dell’autotrasportatore comincia quando la ditta cui fa capo e il cliente che ha scelto il servizio hanno stabilito tutte le coordinate del suo viaggio.

 

Negli stessi quarant’anni, gli imprevisti non sono mancati. Anche se la cassetta degli attrezzi dei supereroi è di ottima fattura, la perfezione non è di questo mondo. Più che prometterla, preferiamo continuare a tendervi facendo tesoro di ogni dialogo, traguardo ed errore.

Ci piace pensare che sia questo il vero carburante delle nostre bisarche. 

 

Il nostro servizio di trasporto auto

La stessa benzina speciale ha, negli anni, condotto i nostri mezzi (adatti sia al trasporto individuale che multiplo) su tratte nazionali e internazionali.

Anche in questo caso, poco importa se il veicolo da trasportare sia un’auto nuovissima o un po’ datata. Da sempre ci occupiamo del trasporto di autovetture di tutti i tipi, riservando alle macchine di lusso e alle utilitarie la cura e l’attenzione che ugualmente meritano.

Per tutti i trasporti garantiamo:

  • gestione documentale (es. documenti doganali);
  • copertura assicurativa furto e incendio;
  • tariffe competitive;
  • mezzi dotati di antifurto satellitare;
  • possibilità di concordare ritiri e consegne a domicilio;
  • assistenza in ogni fase della spedizione.

 

La cura e l’attenzione necessarie a spedire automobili
Da sempre ci occupiamo del trasporto di autovetture, riservando alle macchine di lusso e alle utilitarie la stessa cura e attenzione.

 

Se avete necessità di trasportare veicoli, basterà che compiliate il nostro form di contatto. Il personale addetto provvederà in tempi brevissimi a stilare un preventivo dettagliato idoneo a determinare la somma che dovrete spendere perché il trasporto sia portato a termine in sicurezza e con la massima efficienza.

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Oppure per assistenza personalizzata, puoi chiamare gli uffici in Italia al: +39 (0)828 1818150

o richiedere maggiori informazioni anche a mezzo e-mail: info@trasauto.com

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